4>8 DICEMBRE 2024
Il Programma può subire variazioni invitiamo quindi a monitorare il sito
Il progetto è vincitore dell’Avviso Pubblico biennale “Culture in Movimento 2023 – 2024”
TITOLO: FRAMMENTI | PERSPECTIVA
LUOGO, DATA e ORARIO: Via dell’Arco di Parma 18, 4-5-6-7 Dicembre; orari secondo appuntamento vedi nelle prenotazioni.
TIPOLOGIA APPUNTAMENTO: Performing Tour | Danza
CAST ARTISTICO: Azioni Fuori Posto – Silvia Dezulian, Filippo Porro, Francesca Bertolini.
Collettivo nato a Trento nel 2017, ha come mission “l’agire fuori contesto, fuori luogo”. Nascono in relazione al paesaggio e alle persone che lo abitano.
BREVE DESCRIZIONE DELL’EVENTO
Da 01 a 08, otto diversi Frammenti del loro progetto Perspectiva. Ogni giornata prevede 2 diversi appuntamenti, nell’intervallo tra l’uno e l’altro (circa 30 minuti) il pubblico verrà ricondotto nello Studio di Rione Roma dove troverà una tazza di tè e la Videomostra “Creatività sociale: processi e pratiche in Italia”.
A seguito della residenza artistica presso Rione Roma, questo collettivo di danzator* sviluppa azioni coreografiche site specific nel centro di Roma. Azioni itineranti , per tracciare elaborazioni dove il corpo in movimento si fa specchio della struttura fisica del territorio, cercando di mettere in comunicazione il dentro e il fuori, il pubblico e il privato. L’inaspetto tra i vicoli del Rione Ponte.
Partenza via dell’Arco di Parma, il percorso si snoda lungo le vie del Rione Ponte tra via dei Coronari, via del Monte Vecchio, Via della Torretta.
Come raggiungerci: * Bus: 30 ; 492; 62 ; 628; 64; 87 * Treno: FL3 * Metro: A
TITOLO: “Creatività sociale: processi e pratiche in Italia”.
LUOGO, DATA e ORARIO: Via dell’Arco di Parma 18 dal 4 all’8 dicembre, ore 18:00 – 20.00
Per visitare la mostra nei giorni successivi l’inaugurazione del 4 , inviare una mail a rioneroma@gmail.com
TIPOLOGIA APPUNTAMENTO: Video Mostra
PROGRAMMA: Piano Terra: “Come spiegare a mia madre che ciò che faccio serve a qualcosa” di Mario Gorni e Zefferina Castoldi – videoproiezione durata 28’27’’. Primo Piano: “Le cave di travertino di Tivoli”, “La cittadinanza Planetaria”, “Una visione possibile per l’architettura nel selvatico”- di Stalker videoproiezioni 46’. Secondo Piano: “Macro Asilo il Museo di tutti” regia Giorgio de Finis, produzione Azienda Speciale Palaexpo – videoproiezione 56’.
DESCRIZIONE:
La Video Mostra esplora alcuni di quei territori temporanei nei quale l’arte diviene il medium per la creazione di forme di connessione e scambio. Qui vengono presentate alcune esperienze collettive che, in Italia, hanno sfidato le modalità tradizionali di fruizione, incoraggiando una riflessione profonda sulla dimensione pubblica e sul dialogo attivo tra artisti, spettatori e contesti locali-inclusi quelli istituzionali.
Questa riflessione offre una declinazione che abita i tre spazi interconnessi:
Piano terra: “Come spiegare a mia madre che ciò che faccio serve a qualcosa” di Mario Gorni e Zefferina Castoldi – videoproiezione durata 28’27’’. Il Movimento Oreste è un collettivo artistico italiano nato negli anni ’90, ispirato da una volontà di rompere con le strutture istituzionali dell’arte e creare spazi autonomi di riflessione, scambio e collaborazione. Fondato da Cesare Pietroiusti, Luca Vitone, Giancarlo Norese, Alessandra Pioselli, Mauro Manara, Bruna Esposito, Annalisa Cattani, Lorenzo Benedetti, Salvatore Falci, Anteo Radovan, Cesare Viel, Eva Marisaldi, per citare una parte della lunga lista di 300 aderenti riuniti tra il 1997 e 2001 si è affermato come una delle esperienze più significative di auto-organizzazione artistica in Italia.
Oreste si è caratterizzato per incontri, workshop e residenze dove gli artisti potevano confrontarsi liberamente, senza gerarchie né finalità commerciali. Tra i momenti più importanti della sua attività c’è stata la partecipazione alla Biennale di Venezia del 1999, dove ha creato uno spazio aperto e inclusivo, trasformando l’evento in un’occasione di discussione critica sull’arte e sul sistema culturale.
Il Movimento Oreste ha rappresentato un importante punto di svolta per molti artisti italiani, aprendo la strada a pratiche collaborative e partecipative e influenzando profondamente il panorama dell’arte contemporanea in Italia.
Qui presentiamo il video raccolto dal primo importante incontro che avvenne al Link, storico centro sociale bolognese, in un convegno tenutosi dal 31 ottobre al 2 novembre dal titolo programmatico “Come spiegare a mia madre che ciò che faccio serve a qualcosa? Comunicazione, quotidianità, soggettività. Un convegno sulle nuove ricerche artistiche in Italia”.
Primo piano: “Le cave di travertino di Tivoli”, “La cittadinanza Planetaria”, “Una visione possibile per l’architettura nel selvatico” di Stalker.
Stalker è un collettivo nato nel 1995, che si dedica a ricerche e interventi su territori marginali e in trasformazione. Il suo approccio è sperimentale e si basa su pratiche esplorative e relazionali che coinvolgono l’ambiente, gli abitanti e la memoria del luogo. Attraverso dispositivi di interazione creativa, Stalker mira a stimolare processi auto-organizzanti e a ricostruire legami sociali e ambientali in aree abbandonate o trascurate.
Nel 1999, con i rifugiati curdi di Roma, ha trasformato l’ex Mattatoio in “Ararat”, sperimentando nuove forme di spazio pubblico basate sul dialogo interculturale. Dal 2002 ha avviato Osservatorio Nomade. Nel tempo ha partecipato a mostre internazionali, Manifesta (2000), Biennale di Venezia – Architettura (2000-2008-2014), Triennale di Milano (2008), Quadriennale di Roma (2008) e collaborato con università e musei internazionali, ha condotto corsi e workshop con numerose università tra cui Università di Roma Tre, ETH Zurigo, TU Delft, Parson New School NY, Ecole Speciale d’Architecture Paris, HFG Karlsruhe, IUAV Venezia, Università di Architettura di Umea Svezia.
Qui presentiamo tre testimonianze tra pratiche di cittadinanza, paesaggio e architetture possibili.
Secondo Piano: “Macro Asilo il Museo di tutti” regia Giorgio de Finis, produzione Azienda Speciale Palaexpo – videoproiezione 56’. Fotografia e montaggio Monkeys Video Lab s.r.l..
Per 15 mesi il Museo MACRO si è fatto asilo. Un dispositivo museale relazionale immaginato da Giorgio de Finis, è qui raccontato per bocca di molti dei suoi protagonisti, in un tentativo di sintesi che prova a dar conto di un progetto sperimentale complesso e che può essere letto, stando al suo ideatore, anche come un’opera d’arte collettiva.
Giorgio de Finis, 1966, antropologo, artista, curatore indipendente. Autore di libri e contributi scientifici, collabora da sempre con le pagine culturali di quotidiani e periodici. Ideatore e direttore del MAAM Museo dell’Altro e dell’Altrove di Metropoliz_città meticcia, del DIF, il museo diffuso del Comune di Formello (RM). Dall’ottobre 2018 al 31 dicembre 2019 ha diretto MACRO Asilo, il progetto sperimentale e “ospitale” che ha ripensato il Museo d’arte contemporanea di Roma. Attualmente dirige il RIF Museo delle periferie programma di Radio 3 e Rai Educational evento speciale alla Biennale di Venezia. Con il suo film documentario “Diari dalla megalopoli. Mumbai” ha vinto il “Premio Zevi per la Comunicazione dell’architettura”. I suoi video e le sue fotografie sono stati presentati alla IX alla X e alla XI Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia, al Museo Nazionale della Cina di Pechino, alla Triennale di Milano, alla Biennale di Atene, alla Biennale di Rotterdam, alla Biennale di Buenos Aires, alla Esposizione Universale di Shanghai 2010 e nell’ambito di FotoGrafia Festival internazionale di Roma (edizioni 2008, 2009 e 2011).
Come raggiungerci: * Bus: 30 ; 492; 62 ; 628; 64; 87 * Treno: FL3 *
TITOLO: Piazza della Solitudine
LUOGO, DATA e ORARIO: Piazza San Simeone, 6 dicembre alle ore 18:00 (durata 50 minuti circa).
TIPOLOGIA APPUNTAMENTO: Audio walk | Performing Tour
CAST ARTISTICO : Collettivo Wundertruppe, con Natalie Norma Fella, Giulia Tollis, Flavia Ripa.
BREVE DESCRIZIONE DELL’EVENTO: Piazza della Solitudine è un progetto che coinvolge la comunità in una performance itinerante in cuffia che mette in relazione la condizione profondamente intima della solitudine con lo spazio pubblico.
Dotato di cuffie, il pubblico cammina per le vie della città e sfoglia mentalmente un album di voci, suoni, frammenti poetici e testimonianze, vivendo un’esperienza individuale e condivisa allo stesso tempo. Si cammina, allo stesso tempo, soli e in compagnia per ritrovarsi alla fine in una piazza provvisoria ed esprimere un desiderio.
La performance si costruisce su una drammaturgia della parola, del suono e dello spazio che si compone di interviste, racconti personali e rielaborazione degli incontri con i luoghi, la loro storia e le persone che li abitano.
Come raggiungerci: Piazza San Simeone * Bus: 30 ; 492; 62 ; 628; 64; 87 * Treno: FL3 *
TITOLO: “Vocal Therapy for Plants”
LUOGO, DATA e ORARIO: Via di San Francesco di Sales 1C/Spazio Progetto ESTHIA, 7 dicembre, ore 18:30
TIPOLOGIA APPUNTAMENTO: Sound Art | Performing Tour
CAST ARTISTICO: Elena Rivoltini, performer, sound artist e curatrice. Diplomata all’Accademia del Piccolo Teatro di Milano, studia canto rinascimentale e barocco specializzandosi in polifonia vocale antica e musica elettronica. Indaga la voce, la respirazione e la propriocezione.
DESCRIZIONE: La performance si svolge nel rigoglioso cortile dello studio di artiste Progetto Esthia nel cuore di Trastevere con Open Studio e aperitivo a seguire. L’artista invita il pubblico a portare una pianta da casa, per curarla attraverso il canto e condividere un momento di ascolto collettivo in cui il suono è terapia per corpi vegetali e umani.
Questo appuntamento è realizzato in collaborazione con il Museo degli Alberi EMoT.
Come raggiungerci: da Termini* Bus: 23, 280 , N3S, N3D, 115 . Treno:FL3, FL5 .
TITOLO: SHARING SHARED LANDSCAPES
LUOGO, DATA e ORARIO: Villa Sciarra, entrata Via Calandrelli, 7 dicembre alle ore 12:00 (durata 1 ora circa)
TIPOLOGIA APPUNTAMENTO: Audio Piece Coreografica
CAST ARTISTICO: Caroline Barneaud lavora nelle arti performative da oltre 20 anni, prima in una compagnia, poi come produttrice al Festival d’Avignon e dal 2013 come direttrice dei progetti artistici e internazionali al Théâtre Vidy-Lausanne. Stefan Kaegi crea teatro documentario, audioplay e progetti nomadi negli spazi urbani, coinvolgendo spesso animali e pubblico. Con Helgard Haug e Daniel Wetzel, lavora sotto il collettivo Rimini Protokoll, che ha vinto il Leone d’Argento per il Teatro alla Biennale di Venezia nel 2011. Sofia Dias e Vítor Roriz sono un duo di artisti e coreografi che collaborano dal 2006, noti per la loro ricerca ibrida e sperimentale tra performance, video, podcast e installazioni. Le loro opere per il palco, eseguite principalmente dal duo, integrano un linguaggio coreografico unico che combina testo e voce, e sono state presentate in più di 17 paesi. Vincitori del Prix Jardin d’Europe nel 2011. Insegnano, organizzano residenze per artisti e sono stati curatori per il PACAP presso il Fórum Dança di Lisbona.
BREVE DESCRIZIONE DELL’EVENTO: Tratto dal progetto europeo Shared Landscapes- Paesaggi Condivisi. Un viaggio teatrale attraverso campi e foreste composto da sette proposte immersive per provocare un’indagine sul nostro rapporto con il paesaggio e la natura. Una meditazione personale e un’esperienza collettiva che mette in discussione il nostro rapporto con ciò che ci circonda.
Il duo di artisti e performer portoghesi SofiaDias e Vítor Roriz ha creato una composizionesonora che guida e coordina due gruppi dispettatori attraverso la villa, in una specie di pas de deux che mette in discussione i legami tra uomo e natura. Testi, canzoni e paesaggi sonori danno forma a una nuova geometria dello spazio da condividere con gli altri partecipanti.Nella versione italiana il duo portoghese ha collaborato con Antonio Tagliarini.
Questo appuntamento è realizzato in collaborazione con il Museo degli Alberi EMoT.
CREDITS: Production Rimini Apparat (Germany) and Théâtre Vidy-Lausanne (Switzerland)Coproduction Performing landscape, European consortium: Bunker and Mladi Levi Festival (Slovenia), Culturgest (Portugal), Festival d’Avignon (France), Tangente St. Pölten – Festival für Gegenwartskultur (Austria), Temporada Alta (Spain), ZONA K and Piccolo Teatro di Milano Teatro d’Europa (Italy).Berliner Festspiele (Germany).
Come raggiungerci: * Villa Sciarra, ingresso Via Calandrelli. Raggiungibile tramite Metro B – “Circo Massimo” e autobus 75
TITOLO: ACQUA NAVONA
LUOGO, DATA e ORARIO: Via di Parione/ Fronte Bar della Pace | 8 dicembre alle ore 16:00
TIPOLOGIA APPUNTAMENTO: Passeggiata sonora | Performing Tour. Durata 30 minuti.
CAST ARTISTICO/OSPITI: Marco Stefanelli audio producer e documentarista radiofonico. Ha realizzato numerosi podcast che sono racconti di vita, di comunità, di territori. E’ l’ideatore del format “Guide invisibili”.
BREVE DESCRIZIONE DELL’EVENTO: un’esplorazione intorno a una delle piazze più antiche e belle di Roma seguendo le tracce dei secoli, i livelli del sottosuolo, le storie della gente, i rivoli d’acqua.
Un racconto a tratti solitario a tratti collettivo dove è il suono a prendere per mano l’ascoltatore per accompagnarlo in un viaggio di scoperta e di fuga in cui è impossibile salvarsi da soli.
Per la partecipazione alla passeggiata sonora è necessario utilizzare il proprio smartphone con connessione a internet e delle cuffie o auricolari, si consiglia inoltre di indossare scarpe comode.
Percorso estemporaneo tra via di Parione e Piazza Navona.
Come raggiungerci: * Bus: 30 ; 492; 62 ; 628; 64; 87 * Treno: FL3 * Metro: A
Il progetto è vincitore dell’Avviso Pubblico biennale “Culture in Movimento 2023 – 2024”